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Come scrivere per la SEO rispettando l’utente

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I motori di ricerca esistono per un motivo: mettere ordine nel mare magnum dei miliardi di contenuti presenti online. Senza di essi saremmo perduti e trascinati in mezzo ai flutti di infiniti documenti e risorse.

Infatti, grazie agli algoritmi di ricerca è possibile realizzare quello che è il sogno di ogni operatore di marketing: l’incontro perfetto fra la domanda posta da un utente e l’offerta di prodotto, servizio o informazione fornita dall’impresa.

La congruenza è possibile grazie alla distinzione delle query (domande) che l’utente digita sulla barra di ricerca e che permette al motore di restituire i risultati considerati più attinenti a quella data domanda.

Sviluppare dei contenuti testuali o articoli che si posizionano passa da questo mindset:

Bisogna trattare ogni singolo contenuto come se dovesse rispondere a un bisogno specifico.

Ad esempio, se l’utente cerca come cambiare la ruota di un’auto, si aspetta un contenuto che lo aiuta fattivamente nell’operazione.

Il canale di Search Marketing è ottimo per sostenere i portali sul medio-lungo periodo, intercettando i nuovi utenti che sono alla ricerca di qualcosa.

Qui di seguito si elencano gli elementi di base da ottimizzare una volta individuata una domanda alla quale rispondere con un nostro contenuto, magari utilizzando un tool specifico per rilevare l’entità delle ricerche di quel bisogno

Gli elementi imprescindibili per ottimizzare un contenuto

Titolo o Tag Title

Il titolo – o per meglio dire il tag title – è determinante per l’ottimizzazione del contenuto. Un vecchio adagio di uno dei SEO italiani della prima generazione era “la SEO è al 50% nel title”. 

Certo si trattava di una boutade, ma utile per capire la rilevanza di questo elemento.

Un titolo troppo giornalistico rischia di essere fuorviante, bisogna quindi trovare una via di mezzo fra la query che l’utente pone al motore di ricerca e un certo stile. 

Una buona pratica è anche quella di aggiungere il brand del portale dopo un separatore, al fine di creare correlazione e affidabilità. Attenzione solo a rimanere entro i 55-60 caratteri.

Ad esempio: Come cambiare in 5 passi la ruota di un’auto | TuttoAuto

URL o indirizzo della pagina

L’url – o l’indirizzo della singola pagina – è l’elemento che il motore di ricerca utilizza per classificare (indicizzare) e poi valutare (posizionare) il documento stesso.

L’ideale è mantenere sempre un indirizzo “parlante” e non quindi con un codice alfanumerico incomprensibile, magari breve, ripulito di tutte le stopwords o congiunzioni e che sia essenziale nel coincidere con la query posta dall’utente.

Questo accorgimento aiuta inoltre a non sviluppare più di un contenuto che risponda alla medesima domanda, evitando così di incappare nella cannibalizzazione, ovvero nella cattiva pratica di sviluppare più articoli che rispondono alla medesima query, confondendo così il motore di ricerca.

Ad esempio: tuttoauto.tld/cambiare-ruota-auto 

Descrizione o meta description

La descrizione – o meta description – è lo snippet visibile sulla pagina dei risultati dei motori di ricerca, appena al di sotto di titolo e indirizzo.

Di norma sarebbe meglio contenerlo entro 140-160 caratteri e andrebbe scritto pensandolo come un copy fulminante in grado di attrarre il click. Se viene tralasciato, il motore di ricerca in automatico prende un paio di righe del contenuto e le restituisce al proprio posto.

Risulta quindi utile realizzarlo con cura.

Ad esempio: Sei rimasto appiedato? In 5 passi ti spieghiamo come cambiare la ruota della tua auto! Leggi e sarai più rapido di un meccanico di Formula 1!

Contenuto dell’articolo

Il cuore dell’ottimizzazione di un contenuto è proprio nel corpus dello stesso. Vi sono alcune accortezze da seguire per rendere sia il testo ottimizzato che piacevole da usufruire. 

Innanzitutto si sfati il mito circa il numero di parole da utilizzare: non esiste una formula evangelica, che siano 300 o 1000 parole ciò che conta è esaurire l’esigenza dell’utente, non riempire un numero.

Una buona prassi è inoltre quella di staccare il testo ogni 5-6 righe e suddividerlo in paragrafi, per rendere la lettura più agevole e godibile e anche orientato all’ottimizzazione, in quanto con l’inclusione degli heading tag o titoli di paragrafo, è possibile approfondire la query dell’utente.

Ad esempio:

  • Come cambiare la ruota di un’auto di notte (titolo di paragrafo 1 – h1)
  • testo di 5-6 righe
  • Come cambiare la ruota di un’auto da soli (titolo di paragrafo 2 – h2)
  • testo di 5-6 righe

Questo permette di suddividere il contenuto in modo tale da rispondere a tutto tondo circa un argomento e intercettare più domande parallele.

Infine, è utile ricordarsi di essere armonici nella stesura: non serve ripetere la parola chiave all’interno del contenuto ed è anzi farraginoso per l’utente e dannoso per l’ottimizzazione del testo, in quanto si rischia di andare in sovra-ottimizzazione.

Rileggere il testo e assicurarsi che suoni spontaneo è un buon esercizio, in caso contrario è possibile correggere arricchendo il testo con sinonimi e senza stare ad arrovellarsi troppo per la mancata ripetizione di una parola chiave 1-2 in più.

Rimanere aderenti alla premessa del contenuto

L’unico vero mood per ottimizzare un contenuto è rispettare l’utente fornendogli l’informazione per la quale ha effettuato una ricerca.

Gli accorgimenti tecnici di ottimizzazione sono indispensabili per essere bene interpretati dagli algoritmi dei motori di ricerca, ma l’esigenza da soddisfare è del tutto umana.

Benedetto Motisi
WRITTEN BY

Benedetto Motisi

Giornalista e Docente. Attivo in Italia ed Est Europa, ha lavorato nelle redazioni di Radio Radicale e di Gruppo HTML (oggi Triboo Media). Ha tenuto e tiene docenze per Politecnico di Milano, Unicattolica, Upter, Regione Lazio, Provincia Autonoma di Trento, CGIL Lombardia, LUISS Enlabs, Henley Business School, Camera dei Deputati. Insegna nei Master di Web Communication e Visual & Marketing Design in REA Academy. Ha pubblicato “Interceptor Marketing” con Flaccovio Editore e contribuito a “Le nuove professioni digitali” per Hoepli. Ricopre il ruolo di Top Influencer per SEMrush, la marketing suite più utilizzata ed è il Direttore Responsabile di Junglam.

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