Grazie all’uso delle tecnologie, la dematerializzazione e la digitalizzazione (Codice dell’Amministrazione digitale D.Lgs. n. 82/2005) si stanno sempre più diffondendo nella pubblica amministrazione. Anche la scuola si sta adeguando a queste novità. Il processo, però, si sta sviluppando su due canali differenti: da un lato ci sono le segreterie amministrative che trattano una gran quantità di dati, dall’altra c’è l’attività didattica.
La digitalizzazione porta sicuramente vantaggi nella gestione e ricerca di dati, così come nella loro archiviazione. Le novità tecnologiche, d’altro canto, pongono problemi differenti da quelli a cui eravamo abituati con il cartaceo.
In questa serie di articoli ci occuperemo degli aspetti dell’uso delle tecnologie in campo didattico, analizzandone pregi e difetti.
Google Classroom e la gestione dei compiti a casa
Una delle attività dei docenti è l’assegnazione e correzione di compiti, a casa e in classe, per monitorare il processo di insegnamento/apprendimento e fornirne una valutazione. Iniziamo occupandoci dei compiti assegnati a casa e di come renderne più efficace l’assegnazione e la correzione.
Tra i tanti strumenti disponibili, Google Classroom (reperibile qui) si distingue anche perché integrato, insieme a tantissimi strumenti utili dal punto di vista didattico, nella Google Suite for Education. Proprio questo è il suo punto di forza. Altri strumenti sono comunque validi, ma Classroom può sfruttare strumenti quali Google Documenti (versione su cloud alternativa a Word), Foglio di Calcolo (alternativa a Excel), Moduli e tanto altro.
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Dal punto di vista didattico Classroom permette la condivisione di materiali, documenti, video, link, immagini, ma anche l’assegnazione e la correzione di compiti.
Classroom, infatti, permette di creare compiti di varia natura. Per esempio, è possibile creare una serie di domande impostate su Moduli, con correzione automatica e importazione dei voti. Si può anche creare una singola domanda ma, cosa più interessante, si può assegnare un compito generico, che preveda l’elaborazione di un testo, per esempio.
Il testo, creato dall’alunno sulla base delle istruzioni del docente, viene consegnato per la correzione senza mai essere stampato. Il docente procede alla correzione sempre su Classroom, annotando sul compito le sue considerazioni, e lo restituisce all’alunno. Quest’ultimo visualizza le correzioni e i commenti del docente. Il tutto con grande risparmio di carta e con la possibilità di svolgere l’attività di correzione da casa, senza togliere tempo alle lezioni in classe. La correzione e i commenti sono ben individualizzati. Per ulteriori dettagli e tutorial sull’uso di classroom si rinvia al webinar gratuito EIPASS “GSuite di Google per la scuola”.