Approvato lunedì 6 aprile 2020 il Decreto Scuola contenente regole per la maturità, l’esame di terza media e per i concorsi docenti.
Con questo Decreto, il ministero è intervenuto dando delle risposte concrete alla situazione di emergenza sanitaria che sta obbligando il Paese alla chiusura delle scuole.
Le misure contenute riguardano gli esami di maturità e di terza media, la promozione degli studenti per l’a.s. 2019/20, come avverrà la riapertura a settembre col nuovo anno scolastico, le misure eccezionali per tirocini e abilitazioni professionali e, infine, lo slittamento al 2021 per la riapertura e l’aggiornamento delle graduatorie docenti di II e III fascia.
Questi provvedimenti sono stati criticati da molti, soprattutto dai precari del mondo scuola che aspettano da tempo di potersi inserire nelle graduatorie e di aggiornare i titoli, e dai sindacati che prevedono troppe cattedre vuote e caos nell’assegnazione delle supplenze da settembre.
Riportiamo le motivazioni del Ministro Azzolina al Decreto:
“La scuola ha affrontato questa emergenza con grande capacità di reazione, il Paese deve esserne fiero. Ringrazio di nuovo tutto il personale, le famiglie, gli studenti. C’è stato uno sforzo importante da parte di tutti. La didattica a distanza ci ha aiutato a salvare l’anno scolastico. Non sostituisce e non potrà mai sostituire del tutto, ovviamente, la didattica in presenza. Ma era l’unica risposta possibile per non lasciare soli bambini e ragazzi e garantire loro il diritto allo studio previsto dalla Costituzione.
I problemi non sono mancati e sarà necessario aprire presto una riflessione sullo stato di digitalizzazione del Paese e della scuola stessa, ma il Ministero è stato e resta al fianco delle scuole per risolverli. Gli 85 milioni stanziati per supportare la didattica a distanza, messi subito a disposizione degli istituti che li stanno già utilizzando, ne sono una dimostrazione. Con il decreto approvato oggi facciamo un altro passo avanti e tracciamo la strada per accompagnare la scuola fino in fondo a questo anno scolastico e per cominciare a disegnare il prossimo, che ne rappresenterà una naturale prosecuzione.
Tutto ciò che è stato fatto sarà valorizzato. Quel che non si è potuto fare per difficoltà oggettive sarà recuperato, nell’interesse degli studenti e dei bambini. Mettiamo al centro i diritti dei ragazzi. Nessuno sarà lasciato indietro. Ci sarà una valutazione seria e coerente con quanto svolto durante tutto l’anno”.
“Non riusciamo ad aggiornare le graduatorie di istituto e questo è dovuto a procedure vetuste: non riusciamo a portare avanti le domande cartacee. Chiedo scusa io a tutti i precari, li aggiorneremo l’anno prossimo con procedura digitalizzata”.Leggi Graduatorie d’Istituto: quanto valgono i titoli EIPASS?