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Lo studio dei motori di ricerca: oltre il posizionamento

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Oggi parlare di motori di ricerca equivale a parlare di web se pensiamo che più del 90% di persone che utilizzano internet, iniziano la loro esperienza proprio partendo da un motore di ricerca.

Si, ma quale motore di ricerca? Se vogliamo analizzare le statistiche di utilizzo, anche in questo caso ci sono pochi dubbi: Google regna sovrano in tutto il mondo (in Italia siamo ad un utilizzo del 95%) con alcuni paesi che pur bloccandolo (vedi Cina e Russia) trovano modi alternativi di utilizzarlo.

Quali sono però le ripercussioni di tutto questo utilizzo, dal punto di vista delle aziende e conseguentemente delle opportunità di lavoro?

Anzitutto, diventa fondamentale essere presenti in modo corretto con il proprio sito e avere la giusta visibilità quando le persone sono alla ricerca dei prodotti e servizi aziendali o delle informazioni correlate.

Per questo motivo negli ultimi anni l’attività legata al posizionamento sui motori di ricerca, chiamata SEO (Search engine optimization), sta diventando una delle attività strategiche più importanti per le aziende, come dimostrano i tanti annunci di lavoro che richiedono competenze in questo campo.

Ma quali sono le caratteristiche e le attività che un sito web deve avere per essere posizionato sui motori di ricerca, in particolare su Google?

Indicizzazione: cosa significa sul serio?

Iniziamo allora già a definire 2 importanti differenze di termine che spesso possono creare confusione anche nei contesti lavorativi e/o di proposta di consulenza: posizionamento o indicizzazione?

Con il termine indicizzazione intendiamo il processo che porta qualsiasi documento web (pagine, articoli, schede prodotto, immagini, documenti, link ecc.) a essere presente nell’indice dei motori di ricerca.

Pertanto l’unica accortezza che dobbiamo avere è verificare che tutti i nostri documenti siano visibili dal motore di ricerca, in modo da potere essere realmente presenti e sfruttare le ricerche di potenziali lettori del sito o clienti/fruitori di servizi.

Oggi Google indicizza in modo relativamente veloce i nostri nuovi documenti web, generalmente nel giro di 24-48 ore, ma a seconda dell’impostazione del sito e soprattutto della scelta tecnologica relativa al sistema di gestione dei contenuti, è sempre bene verificare che tutte le pagine e documenti del sito siano indicizzati in modo corretto. 

Per far questo, possiamo utilizzare un semplice comando su Google digitando “site:” e aggiungendo il nome del nostro dominio: site:www.ilnomedelnostrosito.it  

In questo modo potremo vedere e soprattutto verificare, tutti i documenti che Google ha indicizzato del nostro sito, in quanto ci appariranno direttamente nella pagine dei risultati del motore di ricerca, chiamata in gergo tecnico SERP (Search Engine Result Page).

L’attività di indicizzazione è pertanto relativamente semplice: nel senso che dobbiamo limitarci a verificare le corrette indicizzazioni e intervenire suggerendo a Google come venire a estrapolare i dati nel nostro sito, nel caso riscontrassero problemi.

Si tratta di comunicare la Sitemap a Google in formato xml, attraverso l’utilizzo di Google Search Console. 

Attenzione però, la Sitemap.xml non è solo la mappa o meglio la struttura in cui è organizzato il nostro sito, ma permette di comunicare a Google quando venire a visitare il nostro sito dando priorità ad esempio ad articoli pubblicati giornalmente rispetto a pagine più statiche che difficilmente aggiorneremo di frequente (come la pagina chi siamo o quella contatti).

Posizionamento: le caratteristiche più importanti

Discorso completamente diverso è quello del cosiddetto posizionamento o ottimizzazione del sito che ci permette di far emergere il nostro sito nelle prime posizioni della SERP quando un utente effettua una ricerca su Google, ovviamente legata agli argomenti della nostra azienda, nel nostro brand o dei nostri prodotti e servizi.

Intanto, appare evidente come lo studio di cosa cercano le persone su Google diventi fondamentale per guidare tutte le attività: da creare contenuti che sappiano rispondere realmente ai bisogni informativi dei potenziali clienti o visitatori, fino a comprendere esattamente le ricerche effettuate che si avvicinano maggiormente alla conversione o all’acquisto.

Inoltre, lo studio degli intenti di ricerca oggi significa anche studiare possibili strategie di marketing o addirittura guidare il lancio di prodotti ancor più importante se sul mercato estero.

Ma una volta studiati gli intenti di ricerca, quali sono le caratteristiche più Importanti per posizionare il nostro sito web (il più in alto possibile), all’interno della pagina dei risultati di ricerca (SERP) in funzione delle parole chiave legate al sito?

I principali fattori che influenzano il posizionamento si dividono in 2 grandi categorie:

  • SEO On page che riguardano le caratteristiche tecniche delle pagine del sito: nome dominio, utilizzo di “URL” parlanti, ottimizzazione dei tag HTML, ottimizzazione di link, immagini, file, velocità di apertura delle pagine del sito.
  • SEO Off page, in cui rientrano invece tutte le caratteristiche che derivano da attività effettuate all’esterno del sito, in primis i backlink ricevuti dal sito che in base alla quantità e alla qualità ne determinano l’autorevolezza.

In ogni caso sarà sempre importante lavorare in modo integrato utilizzando lo strumento principale della SEO: le persone e le loro domande su Google!

Francesco De Nobili
WRITTEN BY

Francesco De Nobili

Francesco De Nobili è Digital marketing manager con esperienza pluriennale in consulenza, ricerca e formazione in Digital marketing integrato. È docente in diversi Atenei e Master di alta formazione italiani ed è e divulgatore digitale nei più importanti eventi di Marketing e Business in Italia e attraverso il suo sito francescodenobili.it. È autore per Hoepli dei bestseller Digital marketing integrato, SEO Google e Strategie di content marketing.

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