Un software dal volto umano terrà, in Nuova Zelanda, lezioni di sostenibilità energetica
In questo nuovo anno scolastico, in Nuova Zelanda, gli studenti di alcune primarie conosceranno Will, un software dal volto umano che insegnerà, tramite uno schermo, la sostenibilità ambientale e le principali caratteristiche delle energie rinnovabili.
Gli studenti interagiranno con l’intelligenza artificiale tramite computer, tablet e smartphone.
Il progetto è frutto della collaborazione tra la società energetica Vector e l’azienda informatica Soul Machines, che forniranno Will gratuitamente a tutte le scuole a cui Vector distribuisce energia elettrica.
Il responsabile per il digitale di Vector, Nikhil Ravishankar, ha rilasciato alcune dichiarazioni in un comunicato stampa: “Ripongo molte speranze nella capacità di questa tecnologia di poter, un domani, fornire esperienze educative ricche ed efficaci”.
Questa notizia ha creato contentezza e motivazione nell’animo degli studenti, un po’ meno in quello dei docenti che temono la sostituzione della propria figura a causa dell’avvento di questi software-maestri. Studiosi futuristi, invece, prevedono che questi programmi-informatici diventeranno un normale strumento educativo entro il 2030.
Gli insegnanti, dunque, non hanno motivo di allarmarsi e di considerare negativamente questo fenomeno, ma dovrebbero concepirlo come il poter far affidamento su altre intelligenze: le intelligenze artificiali.
La scuola, se l’esperimento andrà a buon fine, diverrà luogo di interazione sociale e culturale, fra l’umano e il tecnologico.