I bambini vivono in un ambiente informatizzato e la scuola non può negare questa realtà
Le nuove tecnologie della comunicazione sembrano nate proprio per migliorare i processi di apprendimento e per superare la gerarchizzazione che ancora caratterizza le istituzioni scolastiche.
L’informatica contribuisce alla realizzazione del “saper fare” del bambino, sviluppa competenze, autostima e indipendenza: elementi indispensabili per il successo scolastico e personale. Pertanto, necessario è il connubio scuola e digitale.
Le nuove generazioni sono sempre più padrone delle nuove tecnologie e ne fanno un uso sempre più ampio e sempre meno controllato dagli adulti. L’avvicinamento alle nuove tecnologie, così, deve avvenire in modo corretto e consapevole.
Da sempre, ogni buon insegnante ha ambito al coinvolgimento dello studente, cercando di appassionarlo alla propria materia. La domanda così sorge spontanea: Queste nuove tecnologie possono coinvolgere lo studente e facilitare l’apprendimento? La risposta certa è che i ragazzi oggi familiarizzano molto più con tablet, computer o smartphone rispetto ad altri esseri umani.
A tal proposito, fondamentale è il ruolo del docente che deve porsi come mediatore della conoscenza, ma il passo più difficoltoso da compiere sarà il salto dalla tradizionalità alla informatizzazione. Salto che sta avvenendo tramite corsi, tutorial e seminari grazie ai quali i docenti sentono più loro determinate informazioni tanto da trasmetterle consciamente.
Gli insegnati, così, sono pronti a svolgere il ruolo guida che da sempre li caratterizza, sfruttando tutte le potenzialità del web.