fb

Perché investire sulla SEO per il proprio business online

1001

Investire sulla SEO per il proprio business online dovrebbe essere una regola aurea per chi decide di dedicare tempo, risorse ed energie sul mercato web e ha un prodotto/servizio che è sicuramente ricercato online.

L’affermazione è forte e, per poterla fare con serenità, mi appello alle statistiche sulla SEO degli ultimi anni.

“Dare i numeri” è fondamentale per avvalorare un concetto, per cui partiamo:

  • il 70-80% degli utenti dei motori di ricerca si concentra solo sui risultati organici (MarTech, 2018);
  • il 93% delle esperienze online inizia con un motore di ricerca (Crazy Egg, 2018)
  • Google riceve oltre 69.663 ricerche ogni secondo (Internet Live Stats);
  • le ricerche locali portano il 50% degli utenti di dispositivi mobili a visitare i negozi entro un giorno (Google, 2018);
  • oltre il 51% degli utenti di smartphone ha scoperto una nuova azienda o prodotto mentre effettuava una ricerca sul proprio smartphone (Google, 2018).

Solo con queste statistiche ci sarebbe da chiamare subito l’agenzia SEO e valutare un progetto di posizionamento organico.

Investire sulla SEO per aumentare la conversione

Conversione significa portare l’utente a compiere un’azione a noi necessaria ad accrescere il nostro business. La SEO si occupa di quella che viene chiamata ricerca organica, che è consapevole proprio perché proviene dall’intenzionalità di trovare informazioni, acquistare prodotti e servizi, crearsi opportunità.

Chi cerca è più predisposto all’acquisto di chi, passivamente, incontra pubblicità sul proprio cammino. Questo è un passaggio fondamentale che dovrebbe farci capire quanto è importante, una volta pronti a creare il proprio sito web, investire sulla SEO per farci trovare nelle prime posizioni di ricerca.

Anche in questo caso, le statistiche parlano chiaro, leggiamo direttamente da Crazy Egg (2018): se si lavora bene al posizionamento organico sui motori di ricerca si può arrivare a raggiungere il 14,6% di tasso di conversione medio. Il confronto è pazzesco quando si legge l’1,7% per annunci stampa e mail dirette. E le persone pensano sia 5,66 volte più affidabile un risultato organico rispetto a uno a pagamento (seotribunal) per cui lo cliccano più volentieri.

Il perché, per me, è semplicemente ovvio: quando navighiamo stiamo cercando intenzionalmente qualcosa. Essere nella prima pagina di Google, allora, è sicuramente un vantaggio, questo non significa che il gioco sia semplice e bisogna avere la cura di stimare l’investimento effettuato rispetto al risultato generato. Viste le statistiche, però, vale quantomeno la pena di fare lo sforzo di analizzare bene le possibilità di essere competitivi in SERP.

Attenzione, ho detto due cose importanti “se si lavora bene per la SEO” e “essere nella prima pagina di Google” perché il 75% degli utenti non supera la prima pagina di ricerca, secondo HubSpot, e solo il 10% si spinge alla seconda pagina.

Inoltre, dalla ricerca di Advanced Web Ranking, con i dati aggiornati ad aprile 2019, basandosi su 10.452.899 keywords di 98.833 siti differenti (linea blu per il desktop, rossa per il mobile) che ci dice che ci giochiamo tutto nelle prime 5 posizioni della SERP, praticamente.

Le prime 3 posizioni da mobile si portano via circa il 55% degli utenti, mentre da desktop è il 62%. Per cui bisogna, sicuramente lavorare molto bene, spendere tempo, risorse e soldi, ma voi avete mai chiesto a un esercente quanto gli costa all’anno il suo negozio, anche solamente di affitto? Perché il negozio online dovrebbe essere meno costoso: ha più competitor e minor visibilità nel Paese di Google, direi che l’investimento è doveroso sia importante.

Fare business online rafforzando il proprio Brand è fondamentale

Sempre prendendo spunto dalle mie amate percentuali (per me non esiste quasi nulla senza un numero ad avvalorarlo, tranne l’amore, quello non ha cifre che tengano) devi sapere la percezione del brand aumenta del 30% se appare nei risultati di ricerca.

Per cui, se vogliamo, avere un buon posizionamento organico influisce anche sulla tua reputazione online, inconsapevolmente pensiamo che chi è nelle prime posizioni della pagina, abbia una marcia in più.

C’è anche un altro fattore da tenere in considerazione: una volta che l’utente si fida delle informazioni che gli hai fornito o dei prodotti/servizi che ha acquistato da te, sarà capace di cercarti nella pagina di ricerca per il tuo Brand e non più per una determinata parola chiave.

Infine, avere dei contenuti ben posizionati che lo raccontino, arricchito da recensioni interessanti che aggiungono ancor più valore è un ottimo modo di accrescere la tua reputazione online. Autorevolezza e Affidabilità sono due fattori molto importanti sia per la SERP che per crescere i guadagni. Anche questo, quindi, è uno dei perché investire sulla SEO per il proprio business online: potrai ottenere dei risultati indiretti molto interessanti.

3 consigli per investire sulla SEO senza perderci

Alla conclusione di questa mia riflessione sul perché devi investire sulla SEO quando vuoi che il tuo business online abbia una marcia in più, è doveroso lasciarti con 3 consigli per scegliere correttamente di buttartici.

Se non sei una persona paziente e costante la SEO non fa per te.

I risultati da organico richiedono tempo e cura continua. Devi dotarti di un’agenzia SEO o di un SEO specialist interno che si tenga informato sulle novità in casa Google, che tenga monitorato l’andamento in SERP attraverso dei KPI che non siano legati solo alla posizione della parola chiave ma che riguardino traffico e conversione ma, anche, risorse umane ed economiche spese per ottenere determinati risultati.

Decidi di investire sulla SEO solo se hai chiaro che non è un investimento economico a buon mercato e non cedi alla tentazione di scegliere l’offerta solo in base al prezzo.

La SEO non è una scienza esatta, ci sono sicuramente delle linee guida che tutti noi rispettiamo ma, ogni agenzia o consulente, sviluppa la strategia a seconda della sensibilità e capacità di comprendere il mercato di riferimento, la competizione in essere, gli altri canali di conversione e le figure che stanno operando per te sul web. Per cui, molto spesso ti ritroverai con offerte differenti e prezzi disallineati. Abbi cura di comprendere bene l’offerta, apprezza chi ti propone un’analisi prima di definire il prezzo di tutte le azioni perché sta solo cercando di evitare tu spenda male i tuoi soldi. Stai lontano da chi non decide con te degli indicatori di performance e da chi non prepara con te un planning di attività.

Investire nella SEO se tutti gli altri canali di conversione online e la tua strategia di comunicazione è traballante, non ha senso.

La SEO è parte di un disegno più ampio, ne risente parecchio se tutte le attività web vengono maltrattate. Non basta essere primi nella pagina di ricerca se poi il nostro Brand è inesistente o addirittura mal recensito. Mentre, pensiamo a prenderci il 75% dei click occupando le prime 3 posizioni della SERP, ricordiamoci che quei risultati sono influenzati anche dalla comunicazione di noi stessi online e offline.

Spero di esserti piaciuta, di averti dati spunti interessanti per pensare ad investire nella SEO e se hai domande non esitare a farmele: si cresce solo con il confronto.

Giulia Bezzi
WRITTEN BY

Giulia Bezzi

Esperta SEO e content marketing, speaker e docente, co-autrice del libro “SEO&Journalism” Ed. Hoepli. Co-Founder di &Love, azienda che sviluppa propri eventi come SEO&Love, Food&Love, Beach&Love dedicati al web marketing. Founder de LeROSA, progetto benefit della sua azienda SeoSpirito, per il benessere femminile e la comunità circostante.