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L’importanza del profilo Facebook per un medico

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Facebook è il social che per eccellenza mette in comunicazione le persone in modo informale. Per questo motivo molti professionisti sono restii ad iscriversi, soprattutto medici e specialisti del settore. Tuttavia, visti i dati di utilizzo in Italia, è lecito chiedersi se in effetti valga la pena costruire la propria reputazione online anche attraverso questo social. I dati forniti da Audiweb parlano di 24,6 milioni di audience a dicembre 2016, Facebook addirittura di 29 milioni di utenti attivi al mese (la differenza è dovuta a diverse metodologie di rilevazione).

Inoltre è noto come i possibili pazienti cerchino informazioni su internet prima di affidarsi alle mani esperte di un medico. L’organizzazione no profit, istituita nel 2012 in Svizzera, IBSA Foundation for Scientific Research ha infatti realizzato recentemente un sondaggio internazionale, secondo il quale quasi una persona su due cerca informazioni sulla salute in internet e si affida solo ai primi risultati dei motori di ricerca, addirittura senza riflettere sulla veridicità delle fonti. Inoltre secondo una recente indagine CENSIS, circa il 40% dei 40 milioni di italiani che si connettono ad internet inizia la propria ricerca di un medico sulla rete.

Queste premesse fanno pensare che utilizzare internet per un medico vuol dire farsi strada in un universo potenzialmente infinito di possibili pazienti alla ricerca di figure dalla reputazione accreditata. Certo, questo non vuol dire che i medici dovrebbero pubblicare selfie in sala operatoria o status allarmanti sui propri pazienti (tra l’altro recentemente la direzione del Ministero della salute ha inviato una nota alla federazione nazionale degli Ordini dei medici – Fnomceo – al collegio degli infermieri e ai rappresentanti di ostetriche e tecnici radiologi circa il divieto di farsi foto in corsia e in sala operatoria).

Facebook può essere un’ottima vetrina se sfruttato con criterio. Promuovere un’attività medica su un social come Facebook significa avere a disposizione uno strumento per raccontare la propria professione in maniera creativa e competente. Per questo, ad esempio, adottare una strategia intelligente di video storytelling può contribuire a dare un’impressione più chiara delle proprie competenze. Realizzare dei video di spiegazione di particolari cure disponibili presso lo studio o offerte dal medico, possono aumentare il bacino di utenza.

In alternativa al profilo vero e proprio, è possibile aprire una pagina, sia nel caso di un libero professionista sia nel caso di uno studio vero e proprio. Il suo scopo è quello di migliorare la propria immagine professionale presso i propri pazienti in rete e di garantire una maggiore visibilità presso chi ancora non conosce il medico o lo studio. Attenzione però al linguaggio: Facebook raggiunge molti soggetti che hanno poca o nessuna confidenza con i tecnicismi ed è compito dello specialista agevolare il contatto tra sè e i possibili pazienti, mantenendo comunque un regime professionale.

Facebook può avvicinare il mondo dei pazienti a quello dei medici perchè permette un’interazione diretta con gli utenti. Lo studio medico può così comunicare e comunicarsi non solo come un centro di professionisti, ma anche un contesto fatto di servizi di contorno che possono attrarre i possibili pazienti. Ad esempio, se il medico partecipa ad eventi o se presso lo studio è presente un’area dedicata ai bambini, è importante segnalarlo sulla pagina.