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Cittadinanza digitale: se sai darne una definizione sei uno di pochi!

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Cittadinanza digitale

Qualche giorno fa mi sono trovata a parlare con il marito di una amica che ha difficoltà sul lavoro. Uno fra tanti. È preoccupato di poterlo perdere, ha due figlie piccole.

Ascoltando la sua esperienza e le sue motivazioni, una cosa mi ha colpito notevolmente. Mentre mi spiegava che l’azienda sta trascurando lui, dando più incarichi a un suo collega che sa utilizzare meglio un macchinario e impiega meno tempo a chiudere i lavori assegnati, è intervenuta la moglie dicendogli: “Questo non ti deve preoccupare. Ti basta imparare da lui, chiedigli un consiglio”. La risposta è stata: “E io a questa età mi devo mettere a studiare ancora e a imparare un mestiere?!? Non esiste proprio!”

Lui ha 36 anni. Lavora come verniciatore in un’azienda che offre il servizio di sistema tintometrico. Ciò che deve apprendere è utilizzare un software per produrre qualsiasi colore miscelando le tonalità.

Viviamo in un’epoca in cui non c’è più spazio per accomodarci su quello che già sappiamo, dobbiamo essere dinamici, pronti a metterci in gioco, ad acquisire nuove competenze. In tutti gli ambiti della nostra vita.

Persino i lavori considerati tradizionali, senza voler scomodare quelli che ancora non esistono, hanno subìto una trasformazione importante, grazie alle tecnologie digitali.

Le nostre abitudini di vita non sono più quelle di 10 anni fa.

L’Europa non fa altro che ripetercelo: la competenza digitale ha assunto pari valore e dignità del “saper leggere, scrivere e far di conto”.

Stiamo formando oggi, nelle nostre scuole, i cittadini di domani. Non possiamo pensare che i bambini e i ragazzi siano degli esperti solo perché crescono nell’epoca del facile accesso al web; troppo spesso sono solo dei clienti di servizi digitali. Esattamente come molti adulti.

E allora dobbiamo chiederci seriamente cosa voglia dire Cittadinanza digitale, ce lo dobbiamo chiedere come atto di responsabilità, ricordandoci di pensare la scuola come un’istituzione nata per gli studenti, per aiutarli a costruire il loro futuro, per incoraggiarli a diventare individui autonomi, socialmente consapevoli e capaci di “imparare ad imparare”.

La cittadinanza digitale presuppone che ogni cittadino conosca i propri diritti e i propri doveri in rete. Il cittadino digitale deve saper utilizzare in maniera consapevole e proficua gli strumenti digitali e, se non lo sa fare, deve essere in grado di imparare, anche in autoapprendimento. Deve essere libero di scegliere, non sentirsi impotente di fronte all’innovazione.

Chi metterebbe in dubbio l’importanza di insegnare ai bambini a scrivere? È una competenza consolidata nel nostro sistema di istruzione. Eppure solo una minima percentuale di chi impara a scrivere diventerà, un giorno, uno scrittore professionista.

Vale lo stesso per la competenza digitale. Non necessariamente i bambini di oggi diventeranno tutti programmatori o sviluppatori, ma la competenza digitale è ugualmente indispensabile.

Parleremo di questo, proponendo esperienze formative concrete, in un ciclo di convegni dal titolo “Innovare la didattica con il digitale: istruzioni per l’uso” organizzati da EIPASS in tutta Italia, con il contributo del dott. Francesco Leonetti, esperto di didattica digitale, coding e robotica educativa, e della dott.ssa Barbara Volpi, psicologa, psicoterapeuta, PhD in Psicologia dinamica e clinica.

Partecipare è un atto di cittadinanza digitale attiva!

Tiziana Mercurio